Skip to main content

In queste ore New York City è sotto assedio. Non parliamo di attacchi come quelli dell’11 settembre 2001, ma di aria irrespirabile, molto tossica, con livelli di particolato PM2.5 che da una media annuale inferiore a 12 μg/m3 è arrivata a 800 μg/m3. Un dato oltre i limiti di pericolo per la salute, che sono fissati a 300 μg/m3, dovuto a incendi di grandi dimensioni che si sono sviluppati in Canada all’inizio di giugno, con più di 8 milioni di acri di terreno che hanno preso fuoco in più di 400 incendi attivi. I dati in tempo reale sono disponibili sul sito dell’Environment and Health Data Portal di NYC 

Al momento, sono giorni che New York City è la città con l’aria più inquinata al mondo, prima di Dhaka, Jakarta e Nuova Delhi, avvolta in una densa nebbia gialla che rende difficile agli abitanti persino uscire di casa. Le mascherine protettive sono riapparse per cercare di inalare meno polveri possibile, ma le particelle di PM2.5 sono così sottili che anche i modelli FFP2 faticano a trattenerle.

Dati PM2.5 New York

Il PM2.5, ricordiamo, è l’inquinante più piccolo e anche il più pericoloso. Se inalato, può penetrare in profondità nel tessuto polmonare ed entrare nel flusso sanguigno. Se si percepisce l’odore di bruciato che ha invaso New York significa che si stanno respirando particelle altamente tossiche. Consigliabile restare in casa, dove comunque l’aria non è sicuramente pulita anche per via dell’aria condizionata che non sempre ha il ricircolo (che comunque è dannoso anch’esso), ma le persone con patologie polmonari come asma o BPCO, bambini, anziani, persone incinte o con malattie cardiovascolari possono peggiorare.

L’ambiente è diventato pericoloso per gli esseri viventi, non solo umani ma anche vegetali e animali. Le inondazioni fanno morire le piante da frutta e non solo, come abbiamo visto qualche settimana fa in Romagna, mentre gli incendi e l’iniquinamento prodotto dall’uomo rendono l’aria irrespirabile. La scienza e i comportamenti virtuosi debbono darci una mano, da una parte con apparecchi capaci di filtrare e purificare l’aria, dall’altra con un’attenzione estrema a un uso corretto delle materie prime, del suolo e delle attività industriali.