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Un gruppo di scienziati ha lavorato per suggerire standard per gli inquinanti indoor che hanno un impatto significativo sulla circolazione sanguigna e sulla salute dei polmoni, come l’anidride carbonica (CO2), il monossido di carbonio (CO) e le polveri sottili (PM2,5). Indicano anche linee guida per i tassi di ventilazione, che specificano la frequenza con cui viene cambiata l’aria di una stanza.

Tra gli esperti che spingono per queste modifiche c’è la Prof. Cath Noakes, docente di ingegneria ambientale per gli edifici all’Università di Leeds (UK). I medici temono che l’inquinamento dell’aria interna possa essere mortale quasi quanto l’inquinamento dell’aria esterna. “Dobbiamo aumentare la consapevolezza che l’aria interna è importante. Molti luoghi interni sono pubblici, dove le persone hanno poco controllo sulla qualità dell’aria che respirano. L’introduzione di standard per la qualità dell’aria negli edifici pubblici riconosce il diritto di coloro che utilizzano gli edifici ad aspettarsi un ambiente sicuro e sano, allo stesso modo in cui dovrebbero avere fiducia nell’igiene alimentare o nella sicurezza antincendio” ha dichiarato Noakes.

Il gruppo di studiosi prevede che i politici nel Regno Unito e altrove utilizzeranno questi standard per supportare le modifiche alle regole, alle linee guida e agli standard sulla qualità dell’aria indoor. Migliorare l’aria indoor negli spazi pubblici è economicamente vantaggioso in termini di salute, benessere e produttività. Per garantirne un’adeguata qualità (IAQ) è necessario monitorare i tassi di ventilazione relativi alla quantità di aria pulita fornita all’area, considerando variabili come il numero di persone e le loro attività. La professoressa Lidia Morawska, della Queensland University of Technology , ha affermato: “La maggior parte dei paesi non dispone di standard legislativi sulle prestazioni della qualità dell’aria interna per gli spazi pubblici che affrontino i livelli di concentrazione di inquinanti dell’aria interna. Sebbene vi sia un costo nel breve termine, i benefici sociali ed economici per la salute pubblica, il benessere e la produttività probabilmente supereranno di gran lunga l’investimento in costi per ottenere un’aria indoor pulita”.

Ci auguriamo che la politica presti attenzione a questo tema importante per tutti i cittadini. Maggiori informazioni a questo sito